L'Associazione Produttori del Nizza a tutela del Nizza DOCG

Associazione Produttori del Nizza: un progetto per valorizzare il Nizza DOCG

Il Nizza DOCG è uno dei vini Barbera più famosi ed apprezzati. L'Associazione Produttori del Nizza vuole promuoverne l'eccellenza in tutto il mondo

Nizza DOCG 1
Nizza DOCG 2

L’associazione Produttori di Nizza è nata nel 2002 e ha sede a Nizza Monferrato, un piccolo e suggestivo paese situato al centro delle colline tra Asti, Alba, Alessandria e Acqui Terme. L’associazione, che riunisce oltre 60 viticoltori, ha il fine di tutelare, nonché valorizzare e promuovere l’eccellenza rappresentata dal Nizza DOCG in Italia e nel mondo. Tale denominazione è arrivata dopo un percorso lungo 15 anni, iniziato nel 2000 e conclusosi nel 2014. È infatti solo a partire dal nuovo millennio che Nizza viene riconosciuta come sottozona della Barbera d’Asti doc Superiore. Nel 2008 la Barbera d’Asti ottiene la DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e di conseguenza anche la sottozona di Nizza. Finalmente nel 2014 nasce la denominazione Nizza, con la possibilità di introdurre la tipologia “riserva” e la menzione “vigna”. Le prime bottiglie dell’annata 2014 sono state messe in commercio il 1° luglio del 2016, e proprio da questa data è nato l’hashtag #natailprimoluglio, uno slogan che è diventato anche una festa molto sentita per la città di Nizza Monferrato.

Il Nizza DOCG è un vino prodotto in purezza, ovvero con uve 100% Barbera, coltivate nei 18 comuni attorno a Nizza Monferrato:

Agliano Terme

Belveglio

Bruno

Calamandrana

Castel Boglione

Castelnuovo Belbo

Castelnuovo Calcea

Castel Rocchero

Cortiglione

Incisa Scapaccino

Moasca

Mombaruzzo

Mombercelli

Nizza Monferrato

Rocchetta Palafea

San Marzano Oliveto

Vaglio Serra 

Vinchio

Si tratta di un territorio collinare collocato mediamente fra i 150 e i 350 metri, con una superficie vitata a Barbera d’Asti Nizza di circa 720 ettari. Sin dal suo debutto sul mercato i numeri del Nizza DOCG sono sempre cresciuti anno dopo anno, fino a raggiungere la quota di 635 mila bottiglie prodotte nel 2020. Stando al sempre più forte interesse che desta la denominazione è facile immaginare che la crescita sia solo all’inizio.

 


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